Il Papa: "No a farmaci con scopi immorali"

"Non fornite prodotti finalizzati a scelte immorali." È il monito del papa rivolto ai partecipanti al congresso dei farmacisti cattolici. Il santo padre ha invitato questo organismo ad affrontare il tema dell'obiezione di coscienza, che è un diritto - sostiene Benedetto XVI - che deve essere riconosciuto alla vostra professione permettendovi di non collaborare direttamente o indirettamente a vendere farmaci che consentano l'aborto o l'eutanasia". L'ordine dei farmacisti appoggia le richieste del Santo padre. Si oppone Federfarma che obietta che i farmacisti hanno l'obbligo di trovare in farmacia i medicinali prescritti dal medico. Diviso il mondo politico: Appoggio pieno del centro destra, distinguo e contrarietà a sinistra. Benedetto XVI ha invitato i farmacisti a riflettere sulle funzioni sempre più ampie che sono chiamati a svolgere. In particolare sul loro ruolo di intermediari fra medico e paziente: "Non è possibile - sostiene Ratzinger - anestetizzare le coscienze circa gli effetti di molecole che hanno l'effetto di evitare l'annidamento di un embrione". "Sono medicine legali - è la replica del ministro della Salute Livia Turco - non possono essere negate. La pillola del giorno dopo è stata introdotta dall'agenzia europea del farmaco l'Emea. L'Italia doveva introdurla e se viene prescritta deve essere venduta. La parola del papa è autorevole sul piano pastorale ma il parlamento è sovrano non ci possono essere invasioni di campo".


ma dico io...il Papa non potrebe dire cose un po' più intelligenti?
Cioè....il predere la pillola del giorno dopo, per esempio, è una scelta della ragazza che corre il rischio di rimanere incinta...che diritto ha il farmacista cattolico di andarle a dire "PECCATRICEEE!!!IO QUELLA ROBA IMMORALE NON TE LA VENDO!!!"????